Quando si parla di natura e di biodiversità uno dei simboli più forti è rappresentato dal fratino, un piccolo uccello che nidifica lungo le coste italiane deponendo 3 uova sulla sabbia o tra le rocce nel periodo tra aprile e luglio. Negli ultimi anni il numero di coppie presenti in tutta Italia è diminuito drasticamente portando questo grazioso uccello sulla via dell’estinzione. Per questa ragione, nelle varie regioni, si sono mobilitati naturalisti e ornitologi per dare una mano a questa specie.
Da alcuni anni, per la provincia di Brindisi, un aiuto concreto viene da Millenari di Puglia, una realtà dell’alto Salento impegnata nell’escursionismo naturalistico e nei progetti di tutela della natura. Negli anni passati il progetto di conservazione del fratino si è svolto prevalentemente nel territorio di Ostuni per poi allargarsi, soprattutto quest’anno, anche alla costa di Carovigno. Il sindaco Lanzillotti, così come il sindaco di Ostuni, ha consentito a Enzo Suma, fondatore di Millenari di Puglia, di poter avviare, a partire dal 29 aprile, l’attività di monitoraggio dei nidi di fratino presenti lungo la costa. L’obiettivo è quello di tutelare i nidi a rischio e censire la loro presenza prima dei lavori di pulizia meccanica delle spiagge, evitando così la loro distruzione involontaria.
Nel corso delle attività di monitoraggio lungo la costa di Carovigno sono stati censiti in totale 8 nidi, la maggior parte dei quali è localizzata in aree di costa dove è minore il disturbo dell’uomo. Un lavoro questo che può essere svolto esclusivamente da personale specializzato o ornitologi con esperienza sul fratino.
La cattiva notizia è che uno di questi nidi è stato distrutto da un cane, come si osserva dalle impronte e dai segni di scavo. In effetti, uno dei maggiori pericoli per il successo riproduttivo del fratino è rappresentato proprio dai cani spesso lasciati liberi senza guinzaglio, nonostante i divieti. Un problema che si fa sentire ancor più nel momento in cui i piccoli pulcini sono in giro, indifesi. Ma la buona notizia è che quasi tutte le uova si sono schiuse.
Per 3 di questi nidi è stato necessario intervenire prontamente per metterli in sicurezza. La protezione in questo caso consiste nel delimitare un perimetro, con paletti e nastro bianco e rosso, e utilizzare una rete cilindrica che protegga le uova dal calpestio accidentale e dalla predazione di gabbiani e cornacchie. A distanza di un mese esatto, il 29 maggio, sono schiuse anche le uova dell’ultimo nido.
Oltre a Carovigno, la stessa esperienza è stata portata avanti nel comune di Ostuni, dove sono stati 6 i nidi di fratino, e nel comune di Fasano con 4 coppie nidificanti. Un numero alto considerato il trend nazionale che rende la Puglia una delle mete preferite dal piccolo fratino. La sua presenza è un ottimo segnale ma bisogna lavorare in maniera concreta e con progetti a lungo termine, con la collaborazione degli enti locali, per far si che questi eventi siano sempre più numerosi e che il numero di pulcini che crescono fino all’involo sia sempre più alto.
Anche quest’anno il lungo lavoro di tutela svolto da Millenari di Puglia è avvenuto in maniera gratuita, senza alcun contributo pubblico se non quello derivante dalle escursioni che riprenderanno a metà giugno.
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