Dopo tanto tempo ritorno a scrivere sul blog del progetto con la promessa di essere più costante. Questa volta vi racconto di uno degli esemplari di ulivo più belli di tutto il Gargano. Ne avevo letto sul web in alcuni articoli e se ne parlava come dell’ulivo più grande di Puglia. A dir la verità questa cosa del più grande mi aveva alquanto infastidito. L’idea di mettere in competizione i nostri ulivi millenari non mi piace affatto, non è saggio e sarebbe come sminuire l’importanza di tutti gli altri quando invece noi pugliesi possiamo contare su un patrimonio di monumenti naturali incredibilmente enorme e della stessa importanza. Ci sono ulivi il cui tronco non è poi così grande ma è ciò che resta di tronchi sicuramente più antichi. Molti degli ulivi che ho incontrato con il progetto Millenari di Puglia hanno forme talmente strane da renderli assolutamente unici. Si leggeva negli articoli che l’ulivo in questione misura circa 14 metri di circonferenza a 130 cm dal suolo. Non potevo non incontrare un simile gigante! Anche se da subito guardando le immagini avevo capito che il tronco non si presenta a corpo unico ma diviso in più parti quindi una tale misura non poteva essere messa a confronto con i tanti ulivi a corpo unico che ho incontrato nel corso delle mie ricerche dei grandi millenari. Da bravo cercatore di ulivi secolari mi sono messo alla ricerca e ho incontrato delle persone molto disponibili che mi hanno messo in contatto con il proprietario del gigante della bella città di Mattinata (Fg). Tutte persone gentilissime e disponibili e il proprietario una persona davvero squisita. Mi raccontava che la sua famiglia è proprietaria di quei terreni sin dal 1820 e che lui ha avuto la fortuna di giocare, di crescere con lui e di prendersi cura di questo grande gigante che poi è stato battezzato come il Colosso. L’ulivo si presenta maestoso con una chioma alta e rigogliosa e con la forma caratteristica degli ulivi del Gargano con i rami che una volta in alto ritornano verso il basso conferendo un aspetto decisamente diverso da quelli del resto di Puglia.
Il terreno in cui si trova è cosparso di tanti frammenti di selce, una pietra assai diffusa nel Gargano e ben conosciuta nella preistoria perché utilizzata come materia prima per produrre strumenti affilati. Il tronco non è a corpo unico ma alla base è diviso in più pezzi tanto che è possibile passarci attraverso. Ciò nonostante è chiaro che si tratta di una ceppaia unica e che i vari tronchi laterali si riferiscono ad un solo albero, bellissimo ed incredibilmente grande. Non ho preso misure perché francamente non mi interessavano. Volevo solo ammirarlo e conoscere il suo custode. Non ho potuto resistere alla tentazione di una foto sotto la sua chioma insieme al proprietario nonostante la pioggia di quel giorno. Anche se l’ulivo non è visitabile poiché i terreni sono tutti chiusi da un’alta recinzione è confortante sapere che un simile gigante gode di buona salute ed è amato e protetto dal suo proprietario. Del resto per questa ragione esiste il progetto Millenari di Puglia, per divulgare e far conoscere attraverso le fotografie tutti quei monumenti naturali unici e irripetibili che dal vivo non riusciremmo o non potremmo mai incontrare. Sono sicuro che tornerò a fargli visita approfittando per visitare l’incantevole città di Mattinata (Fg) e la sua piana che ricorda tanto la piana degli ulivi che da Monopoli (Ba) si spinge fino a Carovigno (Br) o quella del comune di Specchia (Le) nel Salento.
Enzo Suma
E’ ancora disponibile il cofanetto degli ulivi millenari di Puglia, il primo frutto del progetto, contenente 24 stampe fotografiche del formato 15,5 X 22,5 cm che ritraggono 24 ulivi millenari che abbiamo selezionato tra quelli incontrati nel primo anno e mezzo del progetto.
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