Da tempo ormai Millenari di Puglia è impegnata nella valorizzazione del territorio rurale attraverso la progettazione e la realizzazione di itinerari esclusivi che attraversano uliveti secolari, antichi frantoi scavati nella roccia e aree naturalistiche ancora incontaminate.
Dopo varie esplorazioni dell’area collinare ostunese di Agnano per l’individuazione di alcuni sentieri panoramici da rendere fruibili al pubblico, è stata individuata una grotta naturale inserita in un contesto paesaggistico unico e particolarmente suggestivo. Enzo Suma e lo speleologo Antonello Morelli, hanno immediatamente notato la mancanza della targa di metallo che la Regione Puglia affigge per il censimento delle cavità naturali. Dopo aver esplorato l’interno della grotta e aver verificato che gli stretti cunicoli non portino ad altre stanze e non vi siano correnti d’aria sono stati subito coinvolti gli amici del vicino gruppo speleologico del Gruppo Puglia Grotte di Castellana Grotte i quali si sono immediatamente attivati per le verifiche del caso. Sono stati contattati altri gruppi speleo ed il presidente della Federazione Speleologica Pugliese i quali non hanno riscontrato altre segnalazioni relative alla grotta in questione. Ciò ci rende fieri di essere ancora una volta i primi a segnalare per poi rendere fruibili beni dimenticati, naturali e culturali. Anche questa grotta, che fa parte del ricco patrimonio di cavità naturali a artificiale di cui la città di Ostuni è particolarmente ricca, è stata fino a questo momento ignorata, abbandonata a se stessa. Oggi noi le diamo un nuovo nome, ne divulghiamo l’esistenza e la inseriamo in uno dei percorsi di trekking più suggestivi, oltre che per il fascino della naturalità del luogo anche per l’incantevole panorama che si può osservare dalla grotta.
L’inserimento di questa bellissima caverna naturale all’interno dell’elenco delle cavità pugliesi da tutelare è, insieme a quella di averla inserita nei nostri itinerari, un’opportunità di valorizzazione alla quale non abbiamo saputo rinunciare.
Come riconoscimento al lavoro svolto la grotta verrà inserita nel catasto con la denominazione di “Grotta dei Millenari”, non solo come riferimento a chi l’ha portata alla luce ma soprattutto perchè dall’ampia cavità naturale è possibile ammirare l’intera piana degli ulivi secolari e millenari che si estende da Ostuni verso Fasano. Un punto di sosta panoramico che Millenari di Puglia ha inserito nei suoi itinerari i quali contribuiranno a migliorare la conoscenza anche del vicino Parco Archeologico di Santa Maria di Agnano. La Grotta dei Millenari è una grotta lunga una quindicina di metri e alta oltre cinque metri, un riparo naturale dalla quale è impossibile non rimanere incantati. Diverse specie di felci nascono dalla nuda roccia la quale presenta numerosi fossili di rudiste, molluschi estinti alla fine del cretaceo.
La Grotta dei Millenari non solo racconta la storia del paesaggio ostunese, ma anche dei primi uomini che la abitarono. Immediatamente davanti alla grotta ancora è possibile rinvenire piccole selci e alcuni cocci di età neolitica sparsi nel terreno, di cui alcuni frammenti presentano la tipica decorazione ad unghiate utilizzata nel neolitico antico (VI-VII millennio a.C.). Inoltre nel cuore della grotta è presente nel terreno una piccola cavità circolare artificiale utilizzata probabilmente come focolare.
Il Gruppo Puglia Grotte di Castellana ha ispezionato la grotta effettuando il rilievo per l’inserimento della grotta nel catasto ufficiale della Regione Puglia, nato per tutelare e valorizzare il patrimonio speleologico pugliese.