Il Ministero dell’Ambiente spagnolo ha divulgato la notizia che per la prima volta in Spagna è stata accertata la presenza del batterio Xylella fastidiosa di un ceppo che non attacca comunque gli ulivi ma principalmente ciliegi e oleandri. A confermarlo è stato il servizio della Salute Vegetale delle Baleari che ha riscontrato la presenza del batterio all’interno di un vivavio della località turistica di Porto Cristo situato lungo la costa orientale di Maiorca. Secondo quanto affermato dal Ministero dell’Ambiente spagnolo il primo caso si è verificato su un ciliegio il 6 di ottobre durante alcuni controlli di routine, come afferma lo stesso ministero. A seguito di ulteriori controlli sono risultati positivi nello stesso vivaio altri 2 ciliegi, tutti alberi importati a Maiorca nel 2012 da un altro vivaio situato a Terragona, non lontano da Barcellona. Secondo il protocollo dell’Unione Europea, che i pugliesi conoscono molto bene, è stata dichiarata infetta tutta un’area di 3,14 ettari che corrispondo al famigerato raggio di 100 metri dalla pianta risultata infetta. All’interno di questo raggio sono state eliminate tutte le piante ospiti del batterio. L’area infetta si trova nel cuore di un’area molto più grande dell’estensione di ben 31.400 ettari definita zona di contenimento all’interno della quale si effettueranno analisi per verificare la presenza del batterio Xylella fastidiosa in altre piante.
Alla notizia hanno risposto le associazioni di agricoltori spagnoli che sono i primi ad essere coinvolti. In particolare l’Associazione Valenziana di Agricoltori ritengono che la politica che l’UE applica in tema di piaghe in agricoltura è una politica irresponsabile e suicida. Avverte il presidente dell’associazione che “Bruxelles non può giocare con il futuro dell’agricoltura mediterranea”. Lo stesso presidente dichiara di essere soprattutto “indignato dall’atteggiamento lassista mostrato dall’UE nelle politiche di controllo delle malattie in agricoltura nei carichi ortofrutticoli importati da paesi terzi. L’UE antepone gli interessi commerciali alla sicurezza delle coltivazioni spagnole e ciò è intollerabile”, afferma.
Adesso che anche la Spagna è coinvolta in prima persona nella questione Xylella ci si augura che possano dare un aiuto concreto nella risoluzione del problema. In fotografia uno degli ulivi più famosi di Palma di Maiorca situato nel cuore della città davanti agli uffici comunali.