Al grande patrimonio di cavità carsiche del territorio pugliese da circa due mesi si è aggiunta una bellissima grotta con affaccio panoramico alla piana degli ulivi secolari di Ostuni.
Era il 2 gennaio quando Enzo Suma e Antonello Morelli entrarono per la prima volta in questa ampia caverna naturale. Dopo due mesi esatti, nella giornata di domenica 2 marzo, per la prima volta è stata resa fruibile la Grotta dei Millenari inserendola in un itinerario unico e di grande impatto emozionale percorrendo un sentiero ultrapanoramico che consente di apprezzare dall’alto l’intera piana degli ulivi secolari e millenari che da Ostuni si spinge fino a Fasano e Monopoli.
La grotta fu scoperta durante alcuni sopralluoghi alla ricerca di nuovi e inesplorati sentieri panoramici. Proprio sotto il costone della collina di Agnano la vegetazione appena lasciava intravedere la possibilità che ci potesse essere qualche grotta. Ci si accorge della caverna solo a pochi metri di distanza. Subito partirono le segnalazioni alla Federazione Speleologica e al vicino Gruppo Puglia Grotte di Castellana Grotte che ne hanno effettuato il rilievo per l’inserimento nel catasto grotte pugliese denominando la caverna “Grotta dei Millenari”. A distanza di due mesi, dopo qualche intervento di sistemazione del sentiero per renderlo fruibile con maggiore facilità, grazie anche all’Arif Puglia, abbiamo iniziato a rendere fruibile la grotta più panoramica del territorio di Ostuni. Quella che fu la nostra avventura faremo in modo che diventi l’avventura di tutti i partecipanti che vengono con noi a scoprire la bellezza del posto e l’incantevole panorama che si può ammirare dalla grande caverna.
Questa prima domenica di marzo il primo gruppo che ha avuto la fortuna di vivere questa piccola avventura era composto da persone provenienti da varie località pugliesi, Altamura, Brindisi, Lecce, Taranto, Grottaglie oltre che da qualche ostunese e persino da due piccoli esperti esploratori.
Un risultato importante non solo per l’associazione Millenari di Puglia che vede realizzato il desiderio di aver reso fruibile una delle zone più bella della città bianca, ma è un traguardo importante anche per la stessa città di Ostuni che vede aggiungersi un tesoro in più al già grande patrimonio naturale e culturale del suo territorio.